Non mi sono mai fatto troppe illusioni su questo Papa, per quanto abbia fatto passi molto importanti, soprattutto verso le altre religioni monoteistiche.
Ma sulla procreazione la dottrina è sempre quella, ribadita da Paolo VI nell’enciclica Humanae Vitae, nel 1968.
In realtà all’inizio del Pontificato, proprio nei primi mesi, durante un viaggio in Africa, Francesco esordì con un invito abbastanza inusuale per un cattolico.
Disse, più o meno: ” Non fate i figli come i conigli. Fateli secondo le vostre possibilità di mantenerli!”
Mi colpì molto, mi parve un’apertura molto importante verso il problema del controllo delle nascite, anche se non specificò come ottenerlo, visto l’ostracismo persistente anche contro l’uso del preservativo.
Non è mai più ritornato sul tema, almeno a mia memoria.
Ora questa intemerata contro l’aborto, peraltro del tutto coerente con le posizioni dottrinali da sempre espresse dalla Chiesa, avrebbe potuto essere accompagnata almeno da un invito alla procreazione responsabile (figli e conigli).
E invece no.
Il problema resta ancora un tabù, come resta l’assurda e antidemocratica pretesa di voler imporre ai non credenti i comportamenti dei credenti.
Questo io leggo nell’assimilazione dell’aborto ad un crimine. I crimini debbono essere puniti dalle leggi.
Quindi … obbligo erga omnes!
Non ci siamo proprio …
La Chiesa cattolica nei tempi remoti sosteneva che Dio faceva girare il sole intorno alla terra ferma ed in base a questa credenza incarcero’ Galileo Galilei che sosteneva , giustamente, il contrario. La scienza ha dimostrato che spesso la gerarchia cattolica non recepisce bene la parola di Dio, anzi nei tempi passati in nome del “Padre eterno” ha commesso dei veri e propri crimini ( leggere la storia del cattolicesimo ). Il Papa, quindi, non ha nessun diritto a criminalizzare i non credenti e lui lo sa e non credo lo voglia fare. Certo se vuol dare del Criminale alla cattolica che per ragioni serie abortisce faccia pure: in casa sua può fare quello che vuole. Buona giornata a tutti. Antonio De Matteo Milano
Io penso che il Papa non abbia voluto imporre la morale cattolica ai non credenti, ma semplicemente ha detto che l’aborto da qualunque punto di vista lo si guardi è un assassinio, è la soppressione di un uomo ancora in embrione non ancora maturo e che alla fine di un percorso diventerà a tutti gli effetti una persona umana. Impegniamoci piuttosto a sostenere, accettare e aiutare la vita nascente e chi per i più diversi motivi si trova in difficoltà di fronte ad una gravidanza magari inaspettata.
Marco Sironi
Egr. sig. Sironi Marco,
l’assassinio è punito da una legge dello Stato laico ch’è diversa dalla legge divina. Io rispetto la sua legge divina che considera l’aborto un assassinio, ma per cortesia lei rispetti la legge dello Stato italiano la numero 194 fino a quando non sarà abolita. Per quanto mi riguarda l’embrione non lo considero un uomo e neanche una donna, ma ritengo l’aborto una soluzione estrema
( in caso di malformazione del feto o altre situazioni gravi previste dalla legge ) e solo la donna insieme al suo compagno può decidere se avvalersene o meno. Come vede il punto di vista mio è diverso dal suo,che apprezzo e rispetto , ma mi auguro che anche lei abbia lo stesso rispetto per coloro che hanno idee diverse dalle sue. Buona serata Antonio De Matteo
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Non mi sono mai fatto troppe illusioni su questo Papa, per quanto abbia fatto passi molto importanti, soprattutto verso le altre religioni monoteistiche.
Ma sulla procreazione la dottrina è sempre quella, ribadita da Paolo VI nell’enciclica Humanae Vitae, nel 1968.
In realtà all’inizio del Pontificato, proprio nei primi mesi, durante un viaggio in Africa, Francesco esordì con un invito abbastanza inusuale per un cattolico.
Disse, più o meno: ” Non fate i figli come i conigli. Fateli secondo le vostre possibilità di mantenerli!”
Mi colpì molto, mi parve un’apertura molto importante verso il problema del controllo delle nascite, anche se non specificò come ottenerlo, visto l’ostracismo persistente anche contro l’uso del preservativo.
Non è mai più ritornato sul tema, almeno a mia memoria.
Ora questa intemerata contro l’aborto, peraltro del tutto coerente con le posizioni dottrinali da sempre espresse dalla Chiesa, avrebbe potuto essere accompagnata almeno da un invito alla procreazione responsabile (figli e conigli).
E invece no.
Il problema resta ancora un tabù, come resta l’assurda e antidemocratica pretesa di voler imporre ai non credenti i comportamenti dei credenti.
Questo io leggo nell’assimilazione dell’aborto ad un crimine. I crimini debbono essere puniti dalle leggi.
Quindi … obbligo erga omnes!
Non ci siamo proprio …
La Chiesa cattolica nei tempi remoti sosteneva che Dio faceva girare il sole intorno alla terra ferma ed in base a questa credenza incarcero’ Galileo Galilei che sosteneva , giustamente, il contrario. La scienza ha dimostrato che spesso la gerarchia cattolica non recepisce bene la parola di Dio, anzi nei tempi passati in nome del “Padre eterno” ha commesso dei veri e propri crimini ( leggere la storia del cattolicesimo ). Il Papa, quindi, non ha nessun diritto a criminalizzare i non credenti e lui lo sa e non credo lo voglia fare. Certo se vuol dare del Criminale alla cattolica che per ragioni serie abortisce faccia pure: in casa sua può fare quello che vuole. Buona giornata a tutti. Antonio De Matteo Milano
Io penso che il Papa non abbia voluto imporre la morale cattolica ai non credenti, ma semplicemente ha detto che l’aborto da qualunque punto di vista lo si guardi è un assassinio, è la soppressione di un uomo ancora in embrione non ancora maturo e che alla fine di un percorso diventerà a tutti gli effetti una persona umana. Impegniamoci piuttosto a sostenere, accettare e aiutare la vita nascente e chi per i più diversi motivi si trova in difficoltà di fronte ad una gravidanza magari inaspettata.
Marco Sironi
Egr. sig. Sironi Marco,
l’assassinio è punito da una legge dello Stato laico ch’è diversa dalla legge divina. Io rispetto la sua legge divina che considera l’aborto un assassinio, ma per cortesia lei rispetti la legge dello Stato italiano la numero 194 fino a quando non sarà abolita. Per quanto mi riguarda l’embrione non lo considero un uomo e neanche una donna, ma ritengo l’aborto una soluzione estrema
( in caso di malformazione del feto o altre situazioni gravi previste dalla legge ) e solo la donna insieme al suo compagno può decidere se avvalersene o meno. Come vede il punto di vista mio è diverso dal suo,che apprezzo e rispetto , ma mi auguro che anche lei abbia lo stesso rispetto per coloro che hanno idee diverse dalle sue. Buona serata Antonio De Matteo