Caro Bobo, proviamo a ragionare un po’ per vedere se ci capiamo.
Io provo a scriverti quello che penso di te. Naturalmente quanto andrò a scrivere non lo spaccio di sicuro per verità,ma semplicemente per riflessioni mie, contestabili ed emendabili.
Comincio col dire che tu, secondo me, sei un rivoluzionario mancato. Mi spiego meglio sei affascinato dalla rivoluzione però non mi pare che apprezzi nessuna di quelle che si sono realizzate nell’arco degli ultimi secoli terrestri. Non accetteresti di ripetere l’esperienza bolscevica, la rivoluzione rossa cinese o quella castrista. Ora cerchi, mi pare, di approdare al liberalismo, cioè al compromesso dell’idee, mettendo insieme culture diverse per risolvere i problemi attuali della nostra società. Hai fatto il filo persino a Gesù Cristo, ma poi i dogmatici, purtroppo, ti hanno costretto ad abbandonarlo o perlomeno a non citarlo. Dichiari, poi apertamente che nel tuo PCI in trasformazione, tutte le culture che sono entrate, da quella laborista, a quella cattolica, a quella liberista, “hanno solo creato divisioni” senza apportare nessuna novità e vantaggio. Passi poi alla matematica e la interpreti non con dati verificati ma in base a sondaggi che normalmente poi vengono smentiti. Di fronte a quanto sopra scritto aleggia la tua delusione e la silente contestazione nei confronti del PD che dici di votare,ma turandoti il naso.
Capisco la tua difficoltà ma, come dice qualcuno in televisione, fatti una domanda e datti una risposta ogni tanto.
Facciamo così, la domanda te la faccio io, eccola.
Come dovrebbe essere articolata e disegnata la “progettualità”del prossimo candidato segretario nazionale del PD? Tieni presente che ne hai già sponsorizzato due che ti ricordo:Renzi e Zingaretti. Quindi non sbagliare anche sul terzo altrimenti la saggezza latina colpirebbe anche te. Bobo tranquillo: nessuno essere umano ha la verità da offrirti,
e tu potrai continuare a rompere le palle di cristallo dei vari chiromanti.
Un grande abbraccio a te e a chi legge su questo blog, ma soprattutto agli sconsolati e piangenti come te, da uno come me ch’e’ sereno e contento di navigare da ex comunista nel liberalismo onesto e sincero. Antonio De Matteo Milano
Io non commento perché più di una volta ho espresso la mia opinione su i “ rivoluzionari “ che io chiamo da salotto , non so se BOBO lo sia , in parte si , visto che con la PENNA può dire quello che più gli garba, un colpo alla botte , il partito dai tempi del PCI e un colpo ai cerchi , i vari passaggi fino a oggi con il PD ….. copio e incollo invece questo “ sfogo” di ZINGARETTI con cui io sono daccordo. 04 MARZO 2021
«Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni». Lo scrive su Facebook, Nicola Zingaretti.
Pd, la dichiarazione di Zingaretti dell’1 marzo: “Giusto aprire discussione su di noi e sulla nostra idea di Paese”
«Sono stato eletto proprio due anni fa. Abbiamo salvato il Pd e ora ce l’ho messa tutta per spingere il gruppo dirigente verso una fase nuova. Ho chiesto franchezza, collaborazione e solidarietà per fare subito un congresso politico sull’Italia, le nostre idee, la nostra visione. Dovremmo discutere di come sostenere il Governo Draghi, una sfida positiva che la buona politica deve cogliere – aggiunge il segretario del Pd – . Non è bastato. Anzi, mi ha colpito invece il rilancio di attacchi anche di chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto. Non ci si ascolta più e si fanno le caricature delle posizioni. Ma il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il Pd»
Solo tre settimane fa Zingaretti diceva: “Il Pd, unito, ci rimettiamo a Draghi e Mattarella per la scelta dei ministri”
Poi la conclusione: «Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili. Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli. A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie».
Marchisio candidato sindaco? I torinesi: “Ci va qualche competenza in più”
I dem sotto choc fra i “ripensaci” e “buona mossa di poker”
Anche i dirigenti dem che lavorano a stretto contatto con il segretario sono rimasti scioccati dall’annuncio. Oggi pomeriggio alle 15 c’è stata una riunione con Zingaretti sul voto amministrativo e, a quanto viene riferito, non ci sarebbe stato “nessun minimo accenno” alle dimissioni. «Qualche settimana fa era davvero provato e un po’ abbiamo temuto – racconta un big Pd – ma poi dopo l’ultima Direzione, il clima era cambiato, Nicola era di nuovo carico sulle cose da fare, la linea da seguire…». Quindi perché l’annuncio? Si chiedono i dem. E c’è chi giudica lo spariglio del segretario “una buona mossa di poker. Una mossa per anticipare la discussione e chiuderla definitivamente in Assemblea». Insomma, Zingaretti punterebbe alla riconferma in assemblea. Matteo Ricci, neo coordinatore dei sindaci dem, lo ha subito auspicato a stretto giro: «Comprensibile e condivisibile lo sfogo di Zingaretti, ma Nicola deve rimanere e continuare il suo mandato con la rinnovata spinta dell’Assemblea». Come Francesco Boccia: «Penso che l’Assemblea nazionale abbia una sola strada: chiedergli di restare segretario del Pd che, grazie alla sua guida, è uscito da uno dei periodi più bui della sua storia». Il capogruppo dei Dem alla Camera Graziano Delrio, interpellato al telefono dall’Ansa: «In un momento così grave e difficile per il Paese il Pd ha bisogno che Nicola, che ha sempre ascoltato tutti, rimanga alla guida del partito. Il dibattito interno è fisiologico e non deve essere esasperato. Ritroviamo insieme la strada».
Caro Bobo,
,come vedi il segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti,ti ha dato retta ed ha tolto il “disturbo”. Ora tocca a te scegliere un candidato e sponsorizzarlo, tra i dirigenti del PD e non sarà un compito facile.
Io comunque questa volta non mi fiderò più del tuo consiglio.
Mi sembra che tu faccia parte del “plotone di esecuzione” addetto all’abbattimento prematuro dei segretari nazionali del PD. Caro Bobo criticare e ‘ semplice, ma costruire è molto difficile. A me personalmente dispiace molto che Zingaretti abbia “gettato la spugna”. Certo non spontaneamente, ma costretto dalle continue ed ingenerose critiche che dall’interno della direzione PD continuavano a rendergli la vita politica molto difficile. Anzi direi di più e scrivo che neanche la malattia da COVID-19, della quale e’ stato colpito pesantemente, gli ha procurato tanto dolore come quello prodotto dai denigratori interni al PD. Io penso che il programma politico dell’ex segretario sia quello giusto : non ne vedo un altro e ne tantomeno c’è qualcuno dei numerosi critici che indica una strada diversa e concreta per tentare di vincere le prossime elezioni politiche. Comunque, io spero che la direzione del partito respinga le sue dimissioni e lui accetti di ritirarle, anche perché tra tutti gli altri dirigenti io non ne vedo un altro capace come Zingaretti e Soprattutto che riesca a raccogliere una maggioranza su una proposta politica. Peccato la sinistra italiana e di seguito il centro sinistra ha un grande difetto: non è avvezza al compromesso dall’idee e crede e cerca il leader carismatico che con un colpo di bacchetta magica, con WhatsApp, Facebook,tweet o #, risolva i gravi, complicati e numerosi problemi della nostra bella Italia. Sono tanti gli intellettuali, i filosofi, i critici, i Masaniello, Che predicano, sparlano e indicano strade non concrete, ma attrattive. Poi,quando gli elettori danno loro fiducia Votandoli I problemi non solo non li risolvono,ma li complicano.
Io mi auguro che il governo Draghi resista e sia all’altezza della sua fama iniziale. Spero tanto che il presidente Mario Draghi, non chiacchieri, ma operi, come sta facendo. Naturalmente per fare quanto suddetto deve,con i suoi collaboratori fidati, praticare il compromesso delle idee, con abilità e concretezza, come ha dimostrato di saper fare in qualità di capo della Banca centrale europea. Naturalmente i contestatori, i critici a priori, i “plotoni di esecuzione”, non saranno d’accordo sul suo silenzio: non potranno criticare le sue azioni e demolirle prima di porle in atto. Per governare non deve avere il consenso dei Mas media, ma quello dei “capibastone” e nel caso di Draghi i rappresentanti delle varie forze politiche sono tutte rappresentate nel suo governo, ad eccezione di una. Forza professor
Draghi! utilizzi i suoi collaboratori fidati,come facilitatori, e parli il meno possibile con i Mas media ed in generale anche con il popolo. I problemi dell’Italia non possono più aspettare ed hanno bisogno di una qualche soluzione. Caro Bobo,non so come sarà la tua prossima Vignetta, Sul tuo nuovo PD , ma di sicuro so per certo che tu non proporrai nessuna soluzione ai drammatici problemi del nostro paese. Tu però puoi essere giustificato: infondo sei solo un operaio ed aspetti un leader che ti dia la mano al quale tu però puoi solo offrire la tua forza “bruta”. I dirigenti del PD che contestano Zingaretti non hanno scuse da addurre per farlo dimettere.Soprattutto non hanno nulla da proporre per alleviare i problemi del popolo del PD ed in generale di quello italiano, se non la voglia di protagonismo e sistemazioni personali. Non solo ma sono talmente pusillanimi che non tenteranno nemmeno di attaccarlo in direzione. Io credo che siano una sparuta minoranza e che dovremmo imitare il Movimento 5 Stelle e buttarli fuori prima che danneggiano il partito irrimediabilmente. Forza Nicola la maggioranza del popolo del PD, secondo me, è con te checche’ ne dica Bobo. Buona giornata a tutti e tutte e che Dio o la natura abbia pietà di noi e ci aiuti. Antonio De Matteo Milano
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Caro Bobo, proviamo a ragionare un po’ per vedere se ci capiamo.
Io provo a scriverti quello che penso di te. Naturalmente quanto andrò a scrivere non lo spaccio di sicuro per verità,ma semplicemente per riflessioni mie, contestabili ed emendabili.
Comincio col dire che tu, secondo me, sei un rivoluzionario mancato. Mi spiego meglio sei affascinato dalla rivoluzione però non mi pare che apprezzi nessuna di quelle che si sono realizzate nell’arco degli ultimi secoli terrestri. Non accetteresti di ripetere l’esperienza bolscevica, la rivoluzione rossa cinese o quella castrista. Ora cerchi, mi pare, di approdare al liberalismo, cioè al compromesso dell’idee, mettendo insieme culture diverse per risolvere i problemi attuali della nostra società. Hai fatto il filo persino a Gesù Cristo, ma poi i dogmatici, purtroppo, ti hanno costretto ad abbandonarlo o perlomeno a non citarlo. Dichiari, poi apertamente che nel tuo PCI in trasformazione, tutte le culture che sono entrate, da quella laborista, a quella cattolica, a quella liberista, “hanno solo creato divisioni” senza apportare nessuna novità e vantaggio. Passi poi alla matematica e la interpreti non con dati verificati ma in base a sondaggi che normalmente poi vengono smentiti. Di fronte a quanto sopra scritto aleggia la tua delusione e la silente contestazione nei confronti del PD che dici di votare,ma turandoti il naso.
Capisco la tua difficoltà ma, come dice qualcuno in televisione, fatti una domanda e datti una risposta ogni tanto.
Facciamo così, la domanda te la faccio io, eccola.
Come dovrebbe essere articolata e disegnata la “progettualità”del prossimo candidato segretario nazionale del PD? Tieni presente che ne hai già sponsorizzato due che ti ricordo:Renzi e Zingaretti. Quindi non sbagliare anche sul terzo altrimenti la saggezza latina colpirebbe anche te. Bobo tranquillo: nessuno essere umano ha la verità da offrirti,
e tu potrai continuare a rompere le palle di cristallo dei vari chiromanti.
Un grande abbraccio a te e a chi legge su questo blog, ma soprattutto agli sconsolati e piangenti come te, da uno come me ch’e’ sereno e contento di navigare da ex comunista nel liberalismo onesto e sincero. Antonio De Matteo Milano
Io non commento perché più di una volta ho espresso la mia opinione su i “ rivoluzionari “ che io chiamo da salotto , non so se BOBO lo sia , in parte si , visto che con la PENNA può dire quello che più gli garba, un colpo alla botte , il partito dai tempi del PCI e un colpo ai cerchi , i vari passaggi fino a oggi con il PD ….. copio e incollo invece questo “ sfogo” di ZINGARETTI con cui io sono daccordo. 04 MARZO 2021
«Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni». Lo scrive su Facebook, Nicola Zingaretti.
Pd, la dichiarazione di Zingaretti dell’1 marzo: “Giusto aprire discussione su di noi e sulla nostra idea di Paese”
«Sono stato eletto proprio due anni fa. Abbiamo salvato il Pd e ora ce l’ho messa tutta per spingere il gruppo dirigente verso una fase nuova. Ho chiesto franchezza, collaborazione e solidarietà per fare subito un congresso politico sull’Italia, le nostre idee, la nostra visione. Dovremmo discutere di come sostenere il Governo Draghi, una sfida positiva che la buona politica deve cogliere – aggiunge il segretario del Pd – . Non è bastato. Anzi, mi ha colpito invece il rilancio di attacchi anche di chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto. Non ci si ascolta più e si fanno le caricature delle posizioni. Ma il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il Pd»
Solo tre settimane fa Zingaretti diceva: “Il Pd, unito, ci rimettiamo a Draghi e Mattarella per la scelta dei ministri”
Poi la conclusione: «Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili. Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli. A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie».
Marchisio candidato sindaco? I torinesi: “Ci va qualche competenza in più”
I dem sotto choc fra i “ripensaci” e “buona mossa di poker”
Anche i dirigenti dem che lavorano a stretto contatto con il segretario sono rimasti scioccati dall’annuncio. Oggi pomeriggio alle 15 c’è stata una riunione con Zingaretti sul voto amministrativo e, a quanto viene riferito, non ci sarebbe stato “nessun minimo accenno” alle dimissioni. «Qualche settimana fa era davvero provato e un po’ abbiamo temuto – racconta un big Pd – ma poi dopo l’ultima Direzione, il clima era cambiato, Nicola era di nuovo carico sulle cose da fare, la linea da seguire…». Quindi perché l’annuncio? Si chiedono i dem. E c’è chi giudica lo spariglio del segretario “una buona mossa di poker. Una mossa per anticipare la discussione e chiuderla definitivamente in Assemblea». Insomma, Zingaretti punterebbe alla riconferma in assemblea. Matteo Ricci, neo coordinatore dei sindaci dem, lo ha subito auspicato a stretto giro: «Comprensibile e condivisibile lo sfogo di Zingaretti, ma Nicola deve rimanere e continuare il suo mandato con la rinnovata spinta dell’Assemblea». Come Francesco Boccia: «Penso che l’Assemblea nazionale abbia una sola strada: chiedergli di restare segretario del Pd che, grazie alla sua guida, è uscito da uno dei periodi più bui della sua storia». Il capogruppo dei Dem alla Camera Graziano Delrio, interpellato al telefono dall’Ansa: «In un momento così grave e difficile per il Paese il Pd ha bisogno che Nicola, che ha sempre ascoltato tutti, rimanga alla guida del partito. Il dibattito interno è fisiologico e non deve essere esasperato. Ritroviamo insieme la strada».
Caro Bobo,
,come vedi il segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti,ti ha dato retta ed ha tolto il “disturbo”. Ora tocca a te scegliere un candidato e sponsorizzarlo, tra i dirigenti del PD e non sarà un compito facile.
Io comunque questa volta non mi fiderò più del tuo consiglio.
Mi sembra che tu faccia parte del “plotone di esecuzione” addetto all’abbattimento prematuro dei segretari nazionali del PD. Caro Bobo criticare e ‘ semplice, ma costruire è molto difficile. A me personalmente dispiace molto che Zingaretti abbia “gettato la spugna”. Certo non spontaneamente, ma costretto dalle continue ed ingenerose critiche che dall’interno della direzione PD continuavano a rendergli la vita politica molto difficile. Anzi direi di più e scrivo che neanche la malattia da COVID-19, della quale e’ stato colpito pesantemente, gli ha procurato tanto dolore come quello prodotto dai denigratori interni al PD. Io penso che il programma politico dell’ex segretario sia quello giusto : non ne vedo un altro e ne tantomeno c’è qualcuno dei numerosi critici che indica una strada diversa e concreta per tentare di vincere le prossime elezioni politiche. Comunque, io spero che la direzione del partito respinga le sue dimissioni e lui accetti di ritirarle, anche perché tra tutti gli altri dirigenti io non ne vedo un altro capace come Zingaretti e Soprattutto che riesca a raccogliere una maggioranza su una proposta politica. Peccato la sinistra italiana e di seguito il centro sinistra ha un grande difetto: non è avvezza al compromesso dall’idee e crede e cerca il leader carismatico che con un colpo di bacchetta magica, con WhatsApp, Facebook,tweet o #, risolva i gravi, complicati e numerosi problemi della nostra bella Italia. Sono tanti gli intellettuali, i filosofi, i critici, i Masaniello, Che predicano, sparlano e indicano strade non concrete, ma attrattive. Poi,quando gli elettori danno loro fiducia Votandoli I problemi non solo non li risolvono,ma li complicano.
Io mi auguro che il governo Draghi resista e sia all’altezza della sua fama iniziale. Spero tanto che il presidente Mario Draghi, non chiacchieri, ma operi, come sta facendo. Naturalmente per fare quanto suddetto deve,con i suoi collaboratori fidati, praticare il compromesso delle idee, con abilità e concretezza, come ha dimostrato di saper fare in qualità di capo della Banca centrale europea. Naturalmente i contestatori, i critici a priori, i “plotoni di esecuzione”, non saranno d’accordo sul suo silenzio: non potranno criticare le sue azioni e demolirle prima di porle in atto. Per governare non deve avere il consenso dei Mas media, ma quello dei “capibastone” e nel caso di Draghi i rappresentanti delle varie forze politiche sono tutte rappresentate nel suo governo, ad eccezione di una. Forza professor
Draghi! utilizzi i suoi collaboratori fidati,come facilitatori, e parli il meno possibile con i Mas media ed in generale anche con il popolo. I problemi dell’Italia non possono più aspettare ed hanno bisogno di una qualche soluzione. Caro Bobo,non so come sarà la tua prossima Vignetta, Sul tuo nuovo PD , ma di sicuro so per certo che tu non proporrai nessuna soluzione ai drammatici problemi del nostro paese. Tu però puoi essere giustificato: infondo sei solo un operaio ed aspetti un leader che ti dia la mano al quale tu però puoi solo offrire la tua forza “bruta”. I dirigenti del PD che contestano Zingaretti non hanno scuse da addurre per farlo dimettere.Soprattutto non hanno nulla da proporre per alleviare i problemi del popolo del PD ed in generale di quello italiano, se non la voglia di protagonismo e sistemazioni personali. Non solo ma sono talmente pusillanimi che non tenteranno nemmeno di attaccarlo in direzione. Io credo che siano una sparuta minoranza e che dovremmo imitare il Movimento 5 Stelle e buttarli fuori prima che danneggiano il partito irrimediabilmente. Forza Nicola la maggioranza del popolo del PD, secondo me, è con te checche’ ne dica Bobo. Buona giornata a tutti e tutte e che Dio o la natura abbia pietà di noi e ci aiuti. Antonio De Matteo Milano